Le poesie scolastiche inedite

 

 

 

Renzo e Lucia

         in poesia

 

Il tutto cominciò in quel di Lecco:

un povero curato, per non restarci secco,

 

spaventato a morte dalle ferme minacce

di due bravi dalle losche e brutte facce,

 

tosto acconsentì a non sposare più,

senza pensarci neanche un poco su,

 

Renzo Tramaglino con la sua bella,

ossia la dolce e pia Lucia Mondella.

 

Soltanto per il bizzarro capriccio di un potente:

don Rodrigo, nobile sfaccendato e prepotente;

 

neppure fra Cristoforo, impavido cappuccino,

potè aver la meglio con quel tal malandrino.

 

Da qui hanno inizio i momenti tristi

dei nostri due sfortunati protagonisti,

 

coinvolti in tante e tante disavventure:

rapimenti, rivolte, peste e altre sventure.

 

A Monza, con la madre, Lucia s’era recata

per essere in un convento al sicuro ospitata,

 

ma vien rapita, in un perfetto agguato,

dagli uomini del terribile Innominato,

 

al quale tocca il cuore col suo accorato dire

facendolo, con la gioia di tutti, convertire;

 

così la poveretta vien subito liberata

e da sua madre infine accompagnata.

 

Renzo, dal canto suo, giunto era a Milano,

ma da lì, per salvarsi, dovette fuggir lontano;

 

chè cacciato s’era in guai d’ogni specie e colore:

fu scambiato per rivoltoso e persino per untore.

 

Ma la Provvidenza, sempre generosa,

pian piano rimise a posto ogni cosa;

 

superata la peste, Renzo, poveretto,

ritrova la sua Lucia al Lazzaretto, 

 

ma per fortuna anche lei dal morbo è guarita

e insieme possono cominciare una nuova vita;

             

padre Cristoforo con gioia li benedice

augurando loro una prole santa e felice.

 

Don Abbondio, il nostro povero curato,

finalmente il loro matrimonio ha celebrato,

 

con gran soddisfazione, tranquillo e giocondo,

anche perché don Rodrigo era all’altro mondo!

 

 

 

( Autore: Bonuccio Gatti - © Copyright 2006 www.bogat.it  )