Gli approfondimenti

 

 

‘A sfugliatella

 

 

La sfogliatella

La sfogliatella nacque nel convento di Santa Rosa sulla Costiera Amalfitana, nei pressi di Conca dei Marini. Trattandosi di un monastero di clausura, le suore coltivavano e producevano tutto ciò che era loro necessario; preparavano inoltre, pur se in un clima di religiosa austerità: marmellate, sciroppi, liquori e dolci; e molto probabilmente fu per utilizzare ciò che era avanzato dalla preparazione di uno di questi dolci, che nacque, nel lontano 1600, questa sublime espressione dell’arte pasticcera, delizia di ogni palato, anche del più raffinato. Il nuovo dolce fu chiamato santarosa, inutile dire che tutte le suore, prima di tutte la madre superiora, apprezzarono moltissimo la santarosa anzi pensarono, addirittura, di produrle in grande quantità e venderle, in modo da incrementare le esigue finanze del convento. E fu così che gli abitanti di Conca dei Marini e delle zone vicine conobbero questo delizioso dolce. A Napoli, però, la santarosa, arrivò solo agli inizi del 1800 grazie a Pasquale Pintauro, oste di professione e pasticciere per vocazione. Egli, nel 1818, entrò in possesso della ricetta originale della santarosa, trasformò la sua osteria in pasticceria e iniziò la produzione della famosa sfogliatella dopo aver apportato alcune modifiche alla ricetta e alla forma stessa della santarosa. Da quel giorno la sfogliatella, “costola” della santarosa, col suo inebriante profumo, col suo sapore unico ed inimitabile, delizia i nostri palati nelle sue due varietà: la riccia e la frolla.

 

 

 

 

( Autore: Bonuccio Gatti - © Copyright 2006 www.bogat.it  )